Progetti con Massimo Fagioli

COLLABORAZIONE CON MASSIMO FAGIOLI 

RISTORANTE ENOTECA, MILIS (OR) 

La struttura d’insieme è costituita da due corpi uguali, uno verticale ed uno orizzontale. Quello verticale è una torre in basalto nero locale, alta 21 metri, che si pone come gemella della torre campanaria, che a sua volta diventa elemento compositivo della piazza. 

Il corpo orizzontale, proiezione della torre è costruito in conci di trachite color madreperla; la scale della stessa pietra, si stende a ventaglio verso la piazza. La copertura a terrazza è il piano per i tavoli all’aperto. All’interno i servizi, la cucina e le sale, poste anche nell’interrato vicino alle cantine dell’enoteca. L’ingresso è sotto l’ala dell’arco laterale. Il ristorante continua nelle salette sovrapposte e vi si accede con l’ascensore e le scalette ad asola.

CONCORSO PER TRE PIAZZE E SPAZI DEL CENTRO STORICO A GELA 

Ritrovare il filo di un’identità legata ad una lunga storia, riconoscendo le tracce della bellezza oltre la fatiscenza di strade, piazze ed edifici. Piazza Umberto I. L’idea di formare uno spazio nuovo impostando la piazza ad una quota più bassa dell’esistente. Più scalinate articolano i nuovi con i vecchi piani. 

Piazza Salandra. Un edificio di forma tronco-conica è l’idea di realizzare una “collina” da cui sgorgano tre fiumi che “scorrono” nell’alveo della piazza. 

Piazza Roma. Per la sistemazione delle bancarelle del mercato è pensata una lunga rampa che lascia libero il piano della piazza.

 Coprogettisti : arch. Del Gallo, arch. Mirone

TEATRO-PALESTRA PER L’ISTITUTO D’ARTE A FIRENZE 

Nel vasto Giardino della Pace, attiguo a Boboli e a Porta Romana, si trova l’Istituto d’Arte nel grande edificio ottocentesco delle Scuderie Reali. 

E’ stato progettato un grande teatro  e palestra al servizio della scuola, del quartiere e della città. Il teatro all’aperto può ospitare 1.300 spettatori, ha un palcoscenico utilizzabile per mostre all’aperto, cinema, concerti, sfilate di moda. 

La palestra è ricavata sotto la cavea del teatro ed ha una superficie coperta  di 2.800mq. L’edificio si stende sullo spiazzo circolare del prato in cui sono inseriti gli elementi  in marmo del “papiro”.

 Coprogettisti : Arch. Nante,  Arch. Leonelli, Arch. Tonietti

PIAZZA VITTORIO VENETO, AVETRANA (TA) 

Rifacimento della piazza civica per far emergere un immagine urbana e sociale di incontro collettivo. La panchina in legno e ghisa ha un profilo a K, immaginato guardando un’insegna luminosa, era stato pensata con poggiatesta  sagomati. 

La scala che scende all’antico trappeto, frantoio ipogeo era ideata con una ringhiera in ferro  a figure di “monachelli”. Su di una parete della scala è inciso a graffito il disegno della “staccionata” detta anche “magia”; disegno rubato, che lo stesso Fagioli fece per la staccionata di un villaggio presso Praga. In fondo, sotto la torre, la fontana incede lenta. 

Sul granito nero scorre l’acqua e si raccoglie a terra nella canaletta del piede. Su un lato, a terra, dell’alto e sinuoso triangolo nero, l’acqua, disegnando capelli, scorre verso  una polla. Il cucchiaio d’acqua è la punta del triangolo bianco, in calcare, che si appoggia al più grande nero. Elementi geometrici che si snodano e lasciano sul terreno solchi d’aratro, graffi di una mano grande. 

Lo stesso Massimo Fagioli ci ravvisò la rappresentazione di un bimbo bianco che guarda la bella, alta madre nera che lo tiene per mano, o un innamorato che guarda l’amata.  

Coprogettisti : Arch. Ciampelletti, sculture Carlevaro